
capitolo 35 (incipit)
ZINGARO AL BAR
Dopo la scorpacciata di contenuti filosofici del cazzo Riga si calmò un momento. Voleva un po’ capire.
Venne martedì.
Poi mercoledì.
E furono due giorni maledettamente uguali: sveglia, vestiario da lavoro, pressa, tappa a casa per il pranzo, spaghetto divorato in quattro forchettate, insofferenza più nera, traffico e passaggi a livello maledetti, sigarette inutili, ancora pressa, doccia, cena, collasso serale sul divano.
Uniche interruzioni a questo spaventoso ruolino di marcia furono una telefonata di Giovanna:
“vengo giù a metà febbraio, il quindici Daniele Silvestri suona a San Benedetto. Stavolta lo vedo anch’io.”
“Veramente c’è Silvestri il quindici? Cazzo va bene! Meno male cazzo! E niente... insomma stavo collassando sul divano, scusa, torno lì. Mi devo comprare un telefono senza fili. Come si chiama? Cordless? Non ho dimestichezza con questi nomi inglesi”
E una citofonata de Lu Furnar:
“esci?”
“no”
( . . . )
N.B.: "Cuori di Alluminio" è il primo romanzo delle Brevevita Letters, ed è tuttora inedito. Ambientato negli anni 90 tra i bar della provincia profonda del Centro Italia, il manoscritto narra di amore, di spacciatori di droga in pianelle, e di alcuni di quei fortissimi legami di amicizia che a volte si vivono in era post-adolescenziale, quando più fragili sono i protagonisti, e più forti sono i legami. Il libro verrà pubblicato a breve su Amazon e potrà essere acquistato in versione cartacea o digitale.
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"La Città Morta" - Massimo Volume
From the album "Da Qui", out in 1997