CAPITOLO 12 - VETRIOLO

cuori di alluminio
capitolo 12 
(incipit)
VETRIOLO

Vetriolo era uno slavo, uno di quelli che ciondolavano sui marciapiedi del paese e dentro i bar. Sua moglie lavorava, e lavorava pure sodo: faceva la pasticcera, una vitaccia, e doveva svegliarsi tutte le notti alle tre, compresa la domenica. Lui invece oziava tutto il giorno con addosso un’aria stanca, perennemente annoiata, con quello sguardo da bullo del cazzo che tiene tutto il mondo in pugno.
Vetriolo girava in pianelle, anche d’inverno. Al massimo infilava degli orribili calzettoni di lana, se proprio faceva un freddo cane. Ogni tanto andava a giocare la tris dei cavalli nella ricevitoria del totocalcio. Cacciava fuori dalle tasche enormi mucchi di contanti e pagava, perlopiù, ma a volte segnava, nel senso che sua moglie, certi pomeriggi, con i vestiti tutti infarinati, passava a pagare le giocate.
( . . . )
N.B.: "Cuori di Alluminio" è il primo romanzo delle Brevevita Letters, ed è tuttora inedito. Ambientato negli anni 90 tra i bar della provincia profonda del Centro Italia, il manoscritto narra di amore, di spacciatori di droga in pianelle, e di alcuni di quei fortissimi legami di amicizia che a volte si vivono in era post-adolescenziale, quando più fragili sono i protagonisti, e più forti sono i legami. Il libro verrà pubblicato a breve su Amazon e potrà essere acquistato in versione cartacea o digitale.

(testi e illustrazioni: Brevevita Letters)
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"Non Prendo Rose Per Te" - Santa Sangre
"Ogni Città Avrà il Tuo Nome", out in 1997
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